martedì 30 giugno 2009

Transfomers 2 - Recensione

Devo dirlo, non posso parlare bene di Transformers 2. Al di là dall'essere un film di effettoni e poca sostanza, al di là dei personaggi superficiali e delle differenze rispetto al cartone (che trovo antipatiche), trovo davvero che questa volta ci troviamo di fronte a un messaggio negativo, con brutte connotazioni politiche.
Il film ha uno stampo smaccatamente repubblicano : dall'inizio alla fine è pervaso da un militarismo eccessivo, oltre ogni schema o esperienza già provati nel cinema americano.

Di solito in questi film fantascientifico/apocalittici di attacco alla terra, il presidente degli stati uniti ha un ruolo decisivo, viene chiamato per prendere le decisioni, guidare la reazione degli umani. In questo caso invece il presidente Obama è ritratto come un vigliacco che sta nascosto nel suo bunker, e non si vede neanche per un istante. Al contrario, manda un suo antipatico faccendiere a piantar grane e a boicottare l'attività degli autorobot. Quest'ultimo è dipinto come un perfetto stronzo-idiota, il classico pallone gonfiato che contribuisce solo a peggiorare la situazione. Ad avere ragione, ad essere nel giusto sono invece i militari, che dall'inizio alla fine sono al centro dell'azione - direi i veri protagonisti in pectore della pellicola.

Altra violazione alle consuetudini, direi ai limiti della decenza e della correttezza, in questo film i protagonisti, che sarebbero "buoni", fanno violenza ai cattivi, anche gratuita, o ledendo i loro organi visivi o ordinando alle autorobot "di ucciderli", senza mezzi termini, non per semplice difesa, ma secondo la logica della rappresaglia, e della pura violenza. In più di una scena i Decepticon vengono indotti alla cooperazione o a fornire informazioni con queste vere e proprie forme di tortura, velate dall'essere applicate a parti tecnologiche anziché alla carne degli umani; questo ha un chiaro parallelo coi metodi utilizzati dagli americani coi prigionieri di guerra.

I cattivi, i Decepticon, sono una chiara rappresentazione dei terroristi : si annidano da molto tempo nei recessi della società umana, si nascondono per sferrare sporadici e mortali attacchi. Tutto si legge con: il male sono i terroristi, i buoni danno loro la caccia e fanno loro violenza senza alcun ritegno, e tutto questo è giusto.

I problemi del film non sono risolti (solo) dagli autorobot: sono in gran parte sistemati dall'esercito americano. Nella prima scena, si ha uno scontro fra autorobot + militari usa e decepticon a Shangai, e la Cina diventa semi-alleata, ma comunque una libera giurisdizione dell'opera militare americana.

Penso che anche la rete, internet, non sia dipinta bene. Dall'uso insulso del blog di uno dei protagonisti minori, fino a un tentativo di chat fallito tra i due poveri innamorati. Ma la rete non è solo questo! Non so dire se in questo caso è un fatto incidentale o se è voluto.

Altra cosa : malgrado tutto, il film non è drammatico ! Dall'inizio alla fine è disseminato di battutine e scenette comiche che si intercalano a voli e salti dei robot. Non è semplicemente credibile, il massimo della puerilità è toccato nelle scene dei militari al pentagono, patetici e imbarazzanti al punto che me ne sarei voluto andare.

Riassumendo, il film fa passare le seguenti cose:
- Obama è un vigliacco (perchè non guerrafondaio come i repubblicani)
- il programma di Obama e i suoi uomini sono idioti
- il nemico. è straniero, è un terrorista, si nasconde tra noi. E' diverso da noi.
- è giusto uccidere o torturare il nemico
- i problemi si risolvono colla violenza, ed eliminando il nemico
- è giusto morire in combattimento
- i militari americani sono i buoni
- un robot di diverse tonnellate di ferraglia può atterrare al volo sul tetto di un grattacielo (idiozia!)
- la rete non conta, bisogna vivere veramente (e non essere informati?)

Aspetti positivi del film ? I meka sono ben realizzati, e sono divertenti nelle loro animazioni, il sonoro è gradevole e coinvolgente (specialmente gli effetti tecnologici). Non ho altro da aggiungere. Chi trae nutrimento da un film del genere ? Non c'è nemmeno una trama interessante, è tutto un grosso inseguimento-sparatoria in 2-3 round. NIENTE altro. Ah sì, hanno condito tutto con un po' di Indiana Jones, ci voleva una visitina a Petra(Alessandretta in Indiana Jones e l'ultima crociata) per fare omaggio a Spielberg. Ma quello che è ormai perso è il mood e la fantasia degli anni '80, oggigiorno possiamo solo fare dei requel, prequel, sequel ecc.... ma non si inventa più nulla.

Questa saga di film aveva un immenso potenziale, quando vedremo una pellicola di fantascienza con effetti moderni e potenti INSIEME a una sceneggiatura seria, che mostri un serio rapporto tra uomini e macchine, che abbia una sua dignità letteraria, che non scada nel contenitore per gente subculturata ?

Giudizio : deteriore.

martedì 14 aprile 2009

Nuove integrazioni per google

Foxmarks, l'addon di sincronizzazione dei bookmark per firefox, adesso integra il suo patrimonio di informazioni nei risultati di google. Per i risultati più popolari in una determinata ricerca, viene accostata un'icona che, cliccata, porta a un elenco di pagine simili o correlate al sito in esame. Interessante per scoprire nuove risorse e contenuti in rete. Tra l'altro, Foxmarks non si chiamerà più così: da questa versione (3.0.2) il nome passa a Xmarks, a testimoniare una nuova neutralità rispetto ai browser - dato che l'addon è destinato a supportare anche explorer e safari.
La nuova, utile funzione di Xmarks, molto apprezzabile perchè sfrutta in modo attivo i bookmark dei suoi utenti, è anche fruibile dalla address bar.

Già da tempo era possibile integrare le ricerche su big G con google icon, altro addon di firefox che aggiunge, per ogni risultato di una query, il favicon del sito. L'iconcina è molto utile perchè permette un riconoscimento istantaneo della fonte di provenienza: ad esempio si vede con una sola occhiata se tra i risultati c'è qualcosa che proviene dalla Wikipedia.

Con queste due integrazioni si hanno due livelli di velocità con cui interpretare meglio quanto trovato in una query: nell'immediato, da google icon possiamo riconoscere da dove vengono i nostri risultati, e successivamente a un primo esame, volendo approfondire con più calma gli argomenti, si possono ispezionare le connessioni trovate da xmarks. Questo rende le nostre indagini più strutturate e interessanti. Oltre l'ormai ben noto (perfino nel cinema) stereotipo di scrivere-trovare.

mercoledì 4 febbraio 2009

I social network che utilizzo

In questi ultimi anni, il periodo del web 2.0 è stato segnato pesantemente dall'esplosione dei social network, che in un modo o nell'altro hanno segnato il nostro modo di usare la rete, ma anche la nostra vita. Basta pensare a facebook: io ho ripreso contatto con persone che forse non avrei visto mai più. E' vero che se uno vuole può fare tutto anche senza (far vedere foto a tutti, rintracciare amici, condividere libri...), ma queste risorse facilitano enormemente il compito, e fanno sì che certe attività vengano svolte in modo più esteso, massivo: grazie a flickr condivido molte foto, non solo qualcuna con un gruppetto di amici una volta sola, e poi non ho più tempo. Il lavoro molto spesso ci limita, mentre la rete resta sempre lì, aperta e fruibile da chiunque.
Personalmente vedo i social network, nella loro essenza, come strumenti per:

  1. condividere informazioni
  2. pianificare incontri reali
  3. coltivare un rapporto, ma solo nell'ottica di "tenere d'occhio" una persona: alla lunga diventa necessario vedersi veramente, o il contatto si indebolisce.
Ecco i social network/community con cui intrattengo attività di collaborazione o condivisione:
  • anobii, per mostrare quali libri si son letti e scoprirne di nuovi, anche simili ai propri gusti
  • flickr, per dividere fotografie. Il mondo è (ancora) troppo bello e colorato, non resisto a far vedere a tutti un'alba o un panorama di montagne
  • facebook (ovviamente), per rivedere vecchie conoscenze colle loro foto, condividere filmati, organizzare qualche evento (e poi vedersi veramente)
  • linkedin, per gestire una rete di contatti lavorativi e far anche vedere in giro il proprio profilo professionale / curriculum
  • wikizionario, il progetto di dizionario degli inventori di wikipedia, nella versione localizzata per l'Italia. E' un dizionario in perenne costruzione da parte degli utenti/collaboratori, che potenzialmente può diventare immenso: dizionario completo dell'italiano, con etimologie, sinonimi e contrari; e poi dizionario linguistico: dall'italiano, e difatti ogni termine in italiano viene tradotto in tutte le altre lingue, e verso l'italiano, poiché ogni termine di ogni lingua straniera può venirvi incluso traducendolo in italiano, e includendovi anche sinonimi, contrari, etimologia nella sua lingua. E' in una fase molto iniziale, e c'è moltissimo ancora da fare. Purtroppo i collaboratori sono pochini, una frazione esigua rispetto all'esercito di Wikipedia. Ma forse un giorno le cose cambieranno...
  • 2spaghi : community per condividere info sui ristoranti in Italia (e anche nel mondo), molto ben collegato a google maps (esiste anche una maplet per vedere dalle proprie google maps i ristoranti); utile perchè segnala quali ristoranti ci sono in una determinata zona, e ne riporta giudizi e recensioni.
Provateli! Se non l'avete ancora fatto, potreste scoprire una nuova esperienza di cui innamorarvi...